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Le regole per rispettare la fauna e la flora nell‘Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”

Il Consorzio Arcipelago di Tavolara, che riunisce le imprese commerciali e turistiche che hanno sede nella stessa area tutelata dalla AMP, ne condivide i valori fondativi e si impegna a promuoverli attraverso tutte le attività svolte dai Consorziati, in particolare con la divulgazione delle migliori pratiche e delle regole necessarie per preservare la natura, sia faunistica, sia floreale, della terra che ci ospita.

L’AMP occupa un’area di 15.000 ha circa. L’Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo è stata suddivisa in zone che prevedono specifiche regole di comportamento finalizzate alla tutela della flora e della fauna che il Parco ha l’obiettivo di proteggere.

Foto AMP: LA LUCERTOLA BLU

Sull’isolotto di Molarotto è presente la lucertola blu (Podarcis tiliguerta ranzii),
con una colorazione diversa da quella della sottospecie nominale.

 

 

Uno sguardo alla cartina rende chiara l’ampia presenza di zone azzurre, nelle quali è possibile esplorare il Parco anche navigando su una imbarcazione, ormeggiando e praticando immersioni subacquee in autonomia.

Nelle aree gialle vi sono maggiori restrizioni, mentre nelle aree rosse la tutela raggiunge il massimo livello.


ZONA C – RISERVA PARZIALE – azzurro

CONSENTITO:

  • la navigazione a natanti e imbarcazioni;
  • l’ormeggio, come regolamentato dall’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta;
  • le immersioni subacquee, compatibili con la tutela dei fondali;
  • la piccola pesca, con attrezzi selettivi e che non danneggino i fondali, ai pescatori professionisti dei comuni le cui coste sono comprese nell’Area Marina Protetta;
  • la pesca sportiva, se praticata con i seguenti sistemi e limitazioni: a) lenze e canne da fermo, lenze morte, bolentini, lenze per cefalopodi: non più di una per persona e con massimo 3 ami; b) correntine: non più di una a persona e con massimo di sei ami; c) traina, non più di due per imbarcazione;

ZONA B – RISERVA GENERALE – giallo

CONSENTITO:

  • la navigazione a natanti e imbarcazioni a bassa velocità (non oltre 10 nodi);
  • le visite, anche subacquee, regolamentate dall’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta;
  • la balneazione;
  • l’ormeggio alle apposite strutture predisposte dall’Ente Gestore dell’Area;
  • la piccola pesca, con attrezzi selettivi e che non danneggino i fondali, ai pescatori professionisti dei comuni le cui coste sono comprese nell’Area Marina Protetta, con un carico giornaliero regolamentato dall’Ente Gestore;

VIETATO:

  • la pesca professionale con reti a strascico e cianciolo;
  • la pesca sportiva con qualunque mezzo esercitata;

 

ZONA A – RISERVA INTEGRALE – rosso

CONSENTITO:

  • l’accesso al personale dell’Ente Gestore, per attività di servizio, e a quello scientifico, per lo svolgimento di ricerche debitamente autorizzate;
  • la realizzazione di visite guidate subacquee, regolamentate dall’Ente Gestore, in aree limitate secondo percorsi prefissati, tenendo comunque conto delle esigenze di elevata tutela ambientale;

VIETATO:

  • la balneazione;
  • la pesca professionale e sportiva;
  • il transito di natanti e imbarcazioni fatta eccezione per quelli dell’Area Marina Protetta;

Cos’è un’AMP?

Le aree marine protette coprono una gamma di habitat, tra cui l’oceano aperto, le zone costiere, le zone intertidali, gli estuari e i Grandi Laghi. Le aree marine protette sono aree definite dove le attività umane sono gestite per proteggere importanti risorse naturali o culturali.